Osservo le tua forma affusolata
rapita
da forme rosse quasi astratte
dal tuo marmoreo sguardo
Il profilo che mi mostri
è una sinuosa linea di orientale fermezza
quasi respiro il tuo passato
la pena, il pianto e l’armonia dei tuoi anni
Il tuo volto è il fantasma
di un tempo lontano ed immemore
che fu abile artigiano e poeta nel raccontarti
dove anche la terra ti modellò e ti fu madre
Ma tu rimarrai sempre nascosta e deserta
una linea di donna fra le rocce
fra le dune che insabbiarono il tuo nome
Petra che di pietra hai gli occhi.
venerdì 18 marzo 2011
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